2019

1. Relazione introduttiva sulla Cultura della Rappresentanza e sulla strategia di sviluppo associativo in occasione dell’Assemblea Annuale di Confindustria Forlì-Cesena

2. Relazione a due incontri di formazione dell’Alta Dirigenza Pubblica della Provincia Autonoma di Trento

3. Relazione introduttiva in occasione dell’Assemblea ACRIB – Associazione Calzaturifici della Riviera del Brenta sul tema del posizionamento delle aziende del distretto, in relazione a quanto avviene anche nel resto del Paese, nonché sulla relativa differenziazione della strategia associativa da adottare

4. “Beauty Report 2019, Nono Rapporto Annuale sul valore dell’industria cosmetica in Italia”, il quale comprendeva il consueto check-up delle aziende del settore, affiancato da un duplice approfondimento monografico: quello dedicato al processo di “disintermediazione” e quello parallelo dello sviluppo dell’e-commerce, da un lato e quello della “lunga marcia” della digitalizzazione delle imprese, dall’altro. A questo si è aggiunta l’analisi, da parte della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, centrata sul confronto pluriennale dell’andamento dei dati di bilancio delle imprese cosmetiche, completato dalle caratteristiche delle relazioni di filiera oggi esistenti

5. “Un Neo-Welfare per la famiglia – Cooperare per costruire un welfare integrato”, dedicato al ricorso ai tanti e differenziati servizi di welfare a cui le famiglie hanno oggi accesso. Si è effettuata una duplice indagine, rispettivamente su un campione nazionale rappresentativo di caregiver e di clienti Assimoco allo scopo di verificare i comportamenti di utilizzo effettivo delle diverse tipologie di welfare, nonché gli atteggiamenti e le attese nei confronti di un welfare-mix che ormai ha assunto caratteristiche sempre più “allargate”. Entrano infatti in gioco coperture di tipo pubblico e contemporaneamente coperture di tipo privato come le coperture assicurative individuali e/o familiari, le coperture assicurative aziendali e/o categoriali, il welfare aziendale in senso stretto, il welfare inteso come aiuto reciproco tra le diverse generazioni ma anche come espressione della solidarietà di vicinato e/o dell’utilizzo dei servizi di volontariato. I risultati delle indagini hanno messo in luce un utilizzo “a largo spettro” delle tante tipologie di welfare, ma anche un’esigenza dichiarata di poter essere accompagnati nel processo di individuazione, di scelta e di combinazione dei tanti servizi provenienti da welfare differenziati. Sono state infine descritte alcune esperienze di base, maturate in ambito mutualistico cooperativo, che hanno sperimentato dei servizi che aiutano le famiglie a ricomporre le tante tipologie di servizi appena ricordati così da soddisfare meglio i bisogni delle unità di convivenza

6. Intervento di apertura al Consiglio Generale di Assindustria VenetoCentro, dedicato alla centralità dell’Identità Associativa e all’importanza del ruolo “politico” della Rappresentanza

7. Progettazione e conduzione del XXIV Seminario Residenziale per i funzionari di Unindustria Varese in tema di cultura della Rappresentanza associativa e della strategia di sviluppo associativo che ne consegue

8. Apertura di un corso trimestrale per i dirigenti CAF-CISL, allo scopo di porre in collegamento la logica del Sistema della Rappresentanza con quella della gestione manageriale che oggi serve per affrontare anche il mercato aperto

9. Introduzione al workshop annuale delle farmacie specializzate, promosso da un’azienda industriale nel campo cosmetico e degli integratori, diretto a mettere in luce le corrispondenze più importanti tra l’evoluzione in corso del Paese, da un lato e il posizionamento dell’azienda suddetta e delle farmacie specializzate, dall’altro
10. Progettazione e conduzione di un seminario residenziale del Consiglio di Presidenza di Confindustria Trento, dedicato all’analisi della cultura associativa e alle relative prospettive di sviluppo della Rappresentanza nella specifica realtà trentina

11. “Ospedali & Salute/2019”, Diciassettesimo Rapporto Annuale sulla situazione degli ospedali italiani (pubblici, privati accreditati e cliniche private). L’attenzione è stata rivolta al difficile perseguimento di un’accettabile “medietà” dei servizi e delle prestazioni che dovrebbero essere garantite per tempi, per qualità, per territorio (e per singola struttura ospedaliera e post-ospedaliera). Tuttavia ciò non sempre avviene, malgrado i risultati statistici medi registrino, nel corso del tempo, una crescita della complessità delle prestazioni e dell’efficacia delle medesime: la media statistica si scontra infatti con una “medietà” che non è ancora effettiva, accettabile e adeguatamente diffusa come confermano i fenomeni rilevati. Questi ultimi mettono in luce infatti l’aumento significativo, negli ultimi dodici mesi, delle persone in liste di attesa (e con tempi ulteriormente prolungati rispetto all’anno precedente), l’affaticamento progressivo degli utenti a seguito del processo di de-ospedalizzazione come pure il peggioramento pronunciato, nel corso degli ultimi 5 anni, dei “sistemi di giunzione” tra la medicina di base e gli ospedali e tra questi ultimi e i servizi post-ricovero (di riabilitazione, di lungodegenza, di RSA e di assistenza a domicilio). Dal punto di vista della “macchina” ospedaliera si è inoltre sottolineata la permanenza di un processo di definanziamento di sistema che colloca l’Italia all’ultimo posto per quanto concerne il rapporto tra spesa sanitaria pubblica e PIL rispetto alla media dei Paesi OCSE. Una situazione questa a cui si somma l’evidente difficoltà di incidere sui livelli di inefficienza delle strutture pubbliche come ha mostrato puntualmente il monitoraggio quinquennale dell’andamento dei Conti Economici delle Aziende Ospedaliere

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